domenica

La felicità? Te la insegno!




Il pensiero positivo

Fra tutti coloro che hanno parlato di felicità il primo è, forse, Epicuro, il famoso filosofo ateniese:
"Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro." Ed è vero soprattutto oggi, che noi donne siamo travolte da una vita frenetica e forse poco soddisfacente, che è sempre utile darsi da fare per il "benessere dell'animo nostro"!

Passano più di venti secoli e troviamo un'altra lettera sulla felicità, scritta dalla marchesa du Chatelet; siamo nella Francia del 700 e questa protofemminista scrive: "che non i figli, la famiglia, fanno la felicità della donna, ma una ragionevole autosufficenza pronta a compensare l'inevitabile caduta dei piaceri con altri più pacati e durevoli". Si comprende meglio lo scritto se teniamo conto che la signora era l'amante di Voltaire!

Venendo ai giorni nostri, vorrei sottolineare una notizia: ad Harward, una delle università più famose d'America, c'è un corso che insegna ad essere felici, un corso al quale si sono iscritti ben 842 studenti superando di gran lunga quello di economia, solo 688, che fino a pochi anni fa, era il top di questa università, celebre proprio per l'economia.

In effetti in questi ultimi anni ben 100 campus universitari americani hanno aperto le loro aule a questi "Corsi per la felicità" come li ha chiamati il Boston Globe. Si impone il pensiero positivo e anche in Italia, anche se con qualche ritardo si è inaugurata questa nuova era con la nascita della psicologia positiva, branca della Psicologia, che studia la promozione del benessere soggettivo e insegna a volgere in positivo le brutte giornate e a vedere le cose con ottimismo anche quando tutto va storto.

Il professor Gianfranco Goldwurm, direttore scientifico della scuola Asipse (Scuola quadriennale di formazione in psicoterapia comportamentale e cognitiva) di Milano, sottolinea l'importanza dell'ottimismo nel mantenimento di una condizione di salute ottimale:
«Apprendere una visione ottimistica del proprio mondo interno ed esterno ha valenza terapeutica e preventiva nei confronti della depressione. L'ottimismo garantisce un incremento del benessere anche nelle persone sane, agendo sull'autostima e aumentando la risposta immunitaria».

In effetti una ricerca condotta su 80 adulti sani ha confermato che è possibile aumentare l'ottimismo con un training specifico, il Subjective Well-being Training, un corso per l'apprendimento della felicità condotto dal professor Goldwurm e basato su 14 aspetti che più spesso si riscontrano tra le persone felici:

1. tenersi occupati
2. passare più tempo socializzando
3. essere produttivi svolgendo attività che abbiano significato
4. organizzarsi meglio e pianificare le cose
5. smettere di preoccuparsi
6. ridimensionare le proprie aspettative
7. sviluppare pensieri positivi
8. essere orientati sul presente
9. lavorare a una sana personalità
10. sviluppare una personalità socievole
11. essere se stessi
12. eliminare sentimenti negativi e problemi
13. considerare i rapporti intimi come la principale fonte di felicità
14. considerare la felicità la priorità numero 1.

Tratto da un articolo del Prof. Salvatore Serrano,
Fonte:
http://www.savonanotizie.it

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