lunedì

Scrivere per denaro, leggere online.

Da questo periodo un po' triste della mia vita sto traendo molti insegnamenti. Uno di questi è che la mia balzana idea di scrivere e cercare di farne un mestiere non è poi così balzana.
Quando ho cominciato a pubblicare, mi sono accorta che la pura e semplice soddisfazione che ne traggo è già una remunerazione in se stessa.
Il puro e semplice fatto che qualcuno possa leggere ciò che scrivo, e trarne magari piacere, o qualche insegnamento, è meraviglioso!
Se poi grazie ad Amazon ne traggo anche un piccolo compenso, la mia gioia è completa.
Penso che se riuscirò (anzi QUANDO riuscirò) ad avere pubblicato un certo numero di libri, il piccolo compenso possa diventare anche qualcosa di più interessante.
Ho frequentato alcuni forum di aspiranti scrittori, e molti di questi fingevano snobismo o perlomeno sufficienza nei confronti degli autori autopubblicati. Secondo me questo è dettato da semplice invidia verso chi ha più intraprendenza o semplice faccia tosta o coraggio di esporsi. Ok, a volte c'è qualcuno che scrive con i piedi, qualcuno esagera con la punteggiatura messa a casaccio o i punti esclamativi, ma nessuno vi obbliga a leggere tutto, no? Io personalmente se lo stile non mi va me ne accorgo subito, e al primo errore di ortografia abbandono il libro senza rancore. Intanto, di solito scarico qualche esempio gratis per capire se la scrittura di quell'autore che mi attira mi piace o mi scatena repulsione. Devo dire che non ho mai preso fregature, anche grazie al costo limitato dei libri di Amazon.

Ci sentiamo presto.
Vi voglio bene.

Rosanna

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